Archivi tag: Swamp Thing

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Weekly Reviews: le recensioni della settimana 29 luglio-4 agosto 2019

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Arrow: cosa aspettarci dall’ultima stagione della serie capostipite dell’Arrowverse

Non vi è dubbio circa il fatto che il panel per l’ottava e finale stagione di Arrow, che debutterà negli Stati Uniti ad ottobre di quest’anno, sia stato uno dei più emotivamente coinvolgenti di questo Comic-Con, complice uno Stephen Amell che non è riuscito in alcun modo a contenere la propria emozione, trasferendo così la sua commozione sul recettivo pubblico della Ballroom 20. [CONTINUA]

Swamp Thing 1×09 “The Anatomy Lesson”: la recensione

Ad un solo episodio dalla conclusione della prima ed unica stagione di Swamp Thing, The Anatomy Lesson è un episodio ambiguo da recensire, con una parte del trama che prende una necessaria accelerata verso il finale ed una che ottiene invece il risultato di rallentare il ritmo narrativo, introducendo una serie di elementi che già sappiamo che non potranno mai essere sviluppati in maniera soddisfacente con così poco tempo a disposizione. [CONTINUA]

The Handmaid’s Tale 3×11 “Liars”: la recensione

Liars è l’episodio di The Handmaid’s Tale che noi tutti stavamo aspettando, quello del riscatto e dell’azione e nonostante qualche incongruenza, arrivati alla fine della sua visione risulta senza dubbio una delle puntate più galvanizzanti di questa stagione, soprattutto per quanto concerne ciò che avviene tra Serena Joy e Fred. [CONTINUA]

Swamp Thing 1×10 “Loose Ends”: la recensione [FINALE DI SERIE]

C’è una sorta di poetica e nostalgica giustizia divina nell’aver scelto come titolo del finale di Swamp ThingLoose Ends (Questioni in sospeso), considerato il triste percorso di questa serie, nata per avere una prima stagione di 13 episodi, tagliati poi a 10 ed infine cancellata ancora prima di aver avuto concretamente il tempo e l’opportunità di fare breccia nel cuore dei fan per ragioni burocratiche che appaiono inconcepibili nel 2019. Se siete quindi arrivati fino a questo punto e, come noi, siete accompagnati da un latente senso di amarezza, sappiate che non siete soli, vi capiamo. [CONTINUA]

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Weekly Reviews: le recensioni della settimana 8-14 luglio 2019

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The Flash: le prime indiscrezioni sulla sesta stagione della serie

Il cast di The Flash al gran completo è tornato sul set canadese della serie per girare la 6^ stagione martedì 2 luglio e proprio come successo lo scorso anno sono già trapelate diverse notizie in merito a ciò che vedremo, in parte dovute ai post degli attori stessi fatti sui social media, che si sono rivelati fonte delle più interessanti notizie grazie allo zampino di alcuni blogger ed in parte dovute ad alcune notizie trapelate da un post sul message board 4channel, già cancellato e da prendere quindi con le dovute cautele, che ha fornito una sorta di linea guida sulla stagione che vedremo a partire da martedì 8 ottobre, giorno in cui debutterà la première. [CONTINUA]

The Handmaid’s Tale 3×08 “Unfit”: la recensione

La morte di Frances, la Marta che si prendeva cura della piccola Hannah ed è stata accusata di averla messa in pericolo ed il conseguente ricollocamento in altro luogo della famiglia Mackenzie lontana da Boston, sembrano aver spezzato qualcosa nella protagonista di The Handmaid’s Tale che, in questo 8° episodio, agisce con una freddezza ed una spietatezza che non le abbiamo mai visto adottare prima, nonostante le angherie e le torture subite. E’ una piega interessante presa dalla narrazione, decisamente inaspettata, ma che pone lo spettatore di fronte ad un’alternativa che storicamente sappiamo essere più che plausibile: è possibile che una vittima si trasformi in carnefice? Ed è questo che succederà a June? [CONTINUA]

Swamp Thing 1×07 “Brilliant Disguise”: la recensione

Le potenzialità di Swamp Thing sono innegabili, come lo è il fatto che questa prima stagione non era ovviamente concepita per essere unica: a soli 3 episodi dalla sua conclusione, nella storia vengono infatti introdotti nuovi ed importanti riferimenti al fumetto come The Rot o The Black (in opposizione a The Green) e Nathan Ellery (interpretato da Michael Beach, il padre di Black Manta in Aquaman) un losco uomo d’affari a capo dell’organizzazione criminale The Conclave, dando così l’impressione generale che difficilmente tutte queste storyline, compresa quella tra Xanadu e Daniel, possano esse concluse in maniera soddisfacente. [CONTINUA]

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Weekly Reviews: le recensioni della settimana 1-7 luglio 2019

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Crisi sulle Terre Infinite ed i teaser dei finali di stagione delle serie dell’Arrowverse

Crisi sulle Terre Infinite, l’impegnativo crossover che coinvolgerà, nella stagione televisiva 2019-2020, Arrow, The Flash, Supergirl, Legends of Tomorrow e la neofita Batwoman è ormai alle porte e come è stato reso noto, andrà in onda in cinque serate a cavallo tra dicembre del 2019 e gennaio del 2020, interrotto dallo hiatus invernale. Considerato inoltre che il prossimo anno sarà anche l’ultimo per Arrow, la serie capostipite dell’Arrowverse, che concluderà la sua storia con l’8^ stagione composta di soli 10 episodi, è plausibile supporre che il crossover fungerà anche da finale di serie per questo show. [CONTINUA]

The Handmaid’s Tale 3×07 “Under His Eye”: la recensione

Under His Eye è forse l’episodio più claudicante di questa terza stagione di The Handmaid’s Tale fino ad ora e per diverse ragioni, per lo più legate al fatto che palesa in maniera evidente alcuni punti deboli della serie che fino ad ora gli autori avevano cercato saggiamente di dribblare, senza mai affrontarli in maniera così aperta come viene invece fatto in questa circostanza.
Ci riferiamo in particolare a qualcosa a cui abbiamo già fatto cenno nelle passate recensioni, l’apparente impunibilità di June e ad un nuovo elemento, che è stato introdotto in questa stagione con la storyline legata a Nichole ed al tentativo degli Waterford di riaverla dal Canada e la delicata situazione diplomatica che ne è scaturita. [CONTINUA]

Swamp Thing 1×06 “The Price You Pay”: la recensione

The Price You Pay è in assoluto il primo episodio di Swamp Thing privo di quelle gustose scene horror/splatter a cui la serie ci aveva abituati e, nel complesso, pur non guadagnando da questa perdita, contribuisce a far fare un passo avanti a diversi personaggi in termini narrativi ed a spiegare meglio il rapporto tra Swamp Thing e The Green, già introdotto nelle puntate precedenti dall’arrivo di Phantom Stranger. [CONTINUA]

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Weekly Reviews: le recensioni della settimana 24-30 giugno 2019

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The Flash 6: chi sarà il nuovo cattivo di stagione?

A tre settimane dall’inizio delle riprese della 6^ stagione di The Flash emergono le prime indiscrezioni, che riportati da alcuni blogger particolarmente attendibili hanno quasi il sapore di una conferma, su importanti personaggi che vedremo nella serie ed il cui debutto è stato in realtà già anticipato nella scorsa stagione. [CONTINUA]

The Handmaid’s Tale 3×06 “Household”: la recensione

Per tre stagioni The Handmaid’s Tale è stato quasi tutto un gigantesco bottle episode in cui gli autori, per esaltare il concetto di oppressione rappresentato dal governo di Gilead, hanno per lo più ristretto l’azione a Boston e all’interno delle soffocanti ed eleganti case della buona società di Gilead. Persino la breve fuga di June della scorsa stagione si arrestò per la maggior parte nelle vestigia di quella che era stata la sede del The Boston Globe, il quotidiano della città. In questo senso Household rappresenta il primo autentico cambio di scenario che vediamo nella serie e che ci permette di osservare da vicino cosa accada nel centro del potere, a Washington D.C. e ciò che vediamo, come c’era da aspettarsi, è piuttosto raccapricciante. [CONTINUA]

Swamp Thing 1×05 “TBA”: la recensione

Drive All Night costituisce il giro di boa di Swamp Thing, la metà della prima ed unica stagione di questa serie di DC Universe che nonostante, o forse a prescindere dalla condanna che pesa sulla sua testa, ha sicuramente il merito di riuscire a coinvolgere gli spettatori con le sue fosche atmosfere, interpreti degni di merito e la capacità degli autori di riuscire ad inserire personaggi nel racconto che fanno parte della mitologia della serie senza dare, almeno per ora, la sensazione che siano di troppo. [CONTINUA]

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Weekly Reviews: le recensioni della settimana 17-23 giugno 2019

Legends of Tomorrow: cosa potrebbe accadere nella quinta stagione della serie

La quarta stagione di Legends of Tomorrow si è conclusa con il team che è riuscito a sconfiggere Neron nel corpo di Ray (Brandon Routh), impedendogli di impossessarsi di migliaia di anime via App per prendere possesso dell’Inferno, realizzando il sogno di Hank (Tom Wilson) e di suo figlio Nate (Nick Zano) di dare vita ad Heyworld, un parco divertimenti decisamente sui generis in cui creature magiche ed essere umani potessero coesistere senza temersi a vicenda. Nonostante il piano sia riuscito, inutile dirlo, a prescindere dai molteplici ostacoli incontrati dalle Leggende, come ogni finale di stagione che si rispetti, il successo è arrivato a costo di un grande sacrificio da parte di Zari (Tala Ashe) che, per salvare Nate, è entrata in contatto con la versione bambina di se stessa, condannandosi così all’oblio. [CONTINUA]

The Handmaid’s Tale 3×05 “Unknown caller”: la recensione

Unknown caller, quinto episodio dei 13 che compongono la terza stagione di The Handmaid’s Tale, a nostro avviso, risolve quello che abbiamo sempre vissuto come un problema nella narrativa di uno dei personaggi più importanti e complessi della serie: Serena Joy. Per una buona parte della scorsa stagione e l’inizio di questa, gli autori hanno cercato di indurre un sentimento di empatia nei confronti di questo personaggio, trasformandola da consapevole ideatrice delle basi del pensiero dei Figli di Giacobbe a tenera madre, come a dimenticare tutti i suoi crimini precedenti, dal concorso nello stupro di June, al rapimento della piccola Nichole dalle braccia di una madre vessata e maltrattata per lungo tempo.
L’idea che questo personaggio, come sotto una sorta di incantesimo, si fosse trasformato così profondamente – come abbiamo già sottolineato nelle recensioni precedenti – e solo per il fatto di essere diventata madre (di una figlia non sua, va sottolineato), non ci aveva mai convinto, non quando si ha a che fare con una donna intelligente come Serena Joy, che ha fatto scelte ben precise e consapevoli nella vita e che l’hanno portata ad occupare il posto che ha ed a diventare uno delle donne più in vista nel regime totalitario di Gilead.
Che questa illusione di redenzione venga quindi definitivamente spezzata con questa puntata rappresenta probabilmente la strada più coerente per il personaggio, quanto meno più di quella della santificata “madre coraggio” che gli autori hanno cercato di far accettare al pubblico per qualche tempo. [CONTINUA]

Swamp Thing 1×04 “Darkness on the Edge of Town”: la recensione

Una delle caratteristiche salienti di Swamp Thing è indubbiamente l’orrore che riesce ad ispirare agli spettatori e anche questo quarto episodio, intitolato Darkness on the Edge of Town, ha il pregio di saper bilanciare il puro splatter, con la riuscitissima scena di Todd che cerca di auto mutilarsi un braccio in preda ad una visione dopo essersi ferito con i resti di un cadavere trovato nella palude, ed il più classico degli horror psicologici, con alcuni dei cittadini di Marais che vengono contagiati dalla misteriosa malattia contratta da Todd che li costringe ad affrontare i loro peggiori incubi e che ci aiuta peraltro a conoscere meglio alcuni importanti personaggi. [CONTINUA]

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Weekly Reviews: le recensioni della settimana 10-16 giugno 2019

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Supergirl: cosa possiamo aspettarci dalla quinta stagione della serie

La quarta stagione di Supergirl, come abbiamo sottolineato nelle nostre recensioni, è stata forse una delle migliori della serie dal suo debutto, grazie soprattutto al personaggio di Lex Luthor, interpretato da Jon Cryer, che pur essendo apparso in soli quattro episodi ne è stato sicuramente il fulcro, avendo mosso in segreto tutte le pedine che abbiamo visto in gioco quest’anno, da Ben Lockwood (Sam Witwer) con i suoi Children of Liberty, alla Red Daughter, il clone di Supergirl indottrinato da Lex ad odiare qualsiasi cosa riferita alla cultura americana ed alla sua “gemella”, al fine di distruggere la ragazza d’acciaio, fino alla finale rivelazione alla sorella Lena della verità sull’identità della sua amica Kara, che certamente avrà pesanti conseguenze nella prossima stagione. [CONTINUA]

The Handmaid’s Tale 3×04 “God bless the child”: la recensione

Il quarto episodio di The Handmaid’s Tale, intitolato God bless the child, è sicuramente il più lento dal debutto della nuova stagione, soprattutto se paragonato al tutt’uno dei primi tre che lo hanno preceduto e che ci hanno reintrodotti all’universo di Gilead, ma nella sua staticità fornisce, come sempre fa questa serie, degli interessanti spunti di riflessione introdotti dall’incredibile fotografia che accompagna la sontuosa cerimonia di battesimo con cui si apre la puntata. [CONTINUA]

Swamp Thing 1×03 “He Speaks”: la recensione

L’elemento più importante di questo terzo episodio di Swamp Thing, nonostante il titolo He Speaks, non è tanto la conferma di Abby che la creatura che ha già incontrato sia davvero Alec Holland e che sia in grado di parlare, anche se questa scoperta, che affronteremo più avanti, sarà importante per la narrazione, quanto piuttosto l’introduzione di un personaggio ben radicato nella mitologia del fumetto: The Rot. [CONTINUA]

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Weekly Reviews: le recensioni della settimana 3-9 giugno 2019

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The Flash: cosa sappiamo fino ad ora della sesta stagione della serie

Anche per The Flash, come per Arrow, l’annuncio del rinnovo dello show per la 6^ stagione è arrivato prima del solito, a marzo del 2019 – in occasione del Television Critics Association Press Tour – con l’aggiunta di un cambiamento interno alla serie e cioè la sostituzione dell’attuale showrunner Todd Helbing, che ricopre il ruolo da 2 anni, con Eric Wallace, che fa parte del dietro le quinte della serie già dalla 4^ stagione. [CONTINUA]

Blindspot 4×22 “The Gang Gets Gone”: la recensione [FINALE DI STAGIONE]

Il rinnovo di Blindspot per la quinta e già annunciata ultima stagione è stato probabilmente tra i più inaspettati di quest’anno, considerati gli ascolti in costante calo ed il fatto che la serie ha avuto un lungo ed inaspettato hiatus proprio durante il periodo degli sweep, che quest’anno è andato dal 25 aprile al 22 maggio, e che segna uno dei momenti più nevralgici per il destino di una serie televisiva. Ma a detta del suo creatore Martin Gero, la NBC ha sempre dato grande fiducia e supporto allo show che, a quanto sembra, è sempre stata concepita per durare appunto 5 stagioni, con l’ultimo anno che avrebbe visto l’intero Team in fuga nel tentativo di riabilitare il proprio nome. [CONTINUA]

The Handmaid’s Tale 3×01 “Night”, 3×02 “Mary and Martha” e 3×03 “Watch Out”: la recensione

La terza stagione di The Handmaid’s Tale riprende proprio da dove eravamo stati lasciati lo scorso anno, con June che ha appena affidato la piccola Nichole ad Emily (Alexis Bledel) e decide di non approfittare dell’occasione per lasciare il regime totalitario seguendo la sua amica e la sua secondogenita, ma prima di affrontare le inevitabili critiche che questa scelta si trascinerà dietro vorremmo soffermarci sulla difficile fuga di Emily, perché costituisce forse uno dei momenti di maggiore impatto emotivo dei primi tre episodi con cui riparte questa stagione. [CONTINUA]

Swamp Thing 1×02 “Worlds Apart”: la recensione

Non è semplicissimo accettare la cancellazione di una serie come Swamp Thing, annunciata peraltro scompostamente dopo la messa in onda di un solo episodio in un servizio streaming e per ragioni apparentemente così assurde come l’aver sbagliato a compilare i documenti che hanno ridotto gli sgravi fiscali inizialmente promessi dallo stato del North Carolina da 40 a 14 milioni di dollari, provocando un danno tale alla produzione in termini di budget da causare inizialmente una riduzione degli episodi dai 13 programmati per la prima stagione fino ai 10 che invece vedremo ed infine la sua definitiva condanna. Se da una parte è possibile argomentare che i responsabili della DC Universe si siano comportati onestamente con i loro potenziali futuri sottoscrittori, evitando che qualcuno pagasse per il nuovo servizio streaming che ha debuttato lo scorso anno con Titans, per seguire Swamp Thing, quando in realtà già si sapeva che lo show era condannato, dall’altra non è difficile mettersi nei panni di tutti coloro che hanno faticosamente lavorato per dare vita alla serie e immaginare cosa sia significato per loro sapere della cancellazione ancora prima che lo show avesse l’opportunità di essere giudicato nel suo complesso dai fan: insomma, da qualunque lato si guardi questa situazione, risulta piuttosto triste, soprattutto se consideriamo la qualità non solo del pilot, ma anche del secondo episodio della serie, intitolato Worlds Apart. [CONTINUA]

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Weekly Reviews: le recensioni della settimana 27 maggio-2 giugno 2019

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Arrow: cosa sappiamo fino ad ora dell’ottava stagione della serie

La settima stagione di Arrow si è appena conclusa e come è già stato reso ampiamente noto quella del prossimo anno sarà l’ultima per la serie capostipite dell’Arrowverse, la cui corsa di otto anni si concluderà probabilmente con il nuovo crossover Crisi sulle Terre Infinite. [CONTINUA]

The Handmaid’s Tale: la recensione non spoiler dei primi episodi della 3^ stagione

The Handmaid’s Tale non è mai stata una serie adatta a tutti i palati e se pure il nostro non intende essere un’affermazione presuntuosa, è innegabile che questo non sia il genere di show piacevole e leggiadro che non impegna troppo lo spettatore, che richiede un livello di attenzione minimo o semplicemente intrattiene divertendo. Il Racconto dell’Ancella è al contrario una storia impegnativa e che fa riflettere, che pecca sicuramente di lentezza, ma che difficilmente lascia indifferenti. Comunque la giudichiate è una serie che nel bene e nel male lascia il segno, a partire dalla sua premiatissima prima stagione, fino al seguito ideale di quello che è stato il testo a cui lo show si ispira, pubblicato nel 1985 da Margaret Atwood, la quale collabora tutt’ora alla sceneggiatura dello show. [CONTINUA]

Cloak & Dagger 2×10 “Level Up”: la recensione [FINALE DI STAGIONE]

Con Salire di livello si conclude questa seconda stagione di Cloak & Dagger in un perfetto e forse persino quasi troppo semplicistico climax finale, in cui non solo i due protagonisti combattono uniti sullo stesso fronte, ma si sostengono al punto tale da prendere letteralmente uno il fardello dell’altro sulle spalle che, nella dimensione oscura a cui accedono grazie al portale aperto da Evita, è costituito dalle loro peggiori paure: quella di Tyrone, di aver gettato al vento un futuro perfetto grazie alle tante opportunità che la sua famiglia gli avrebbe potuto dare e rappresentata da un’alternativa versione di se stesso e quella di Tandy, di vedersela finalmente con la vera fonte di tutti i suoi problemi familiari, Nathan, il padre violento per cui aveva sempre avuto una mal riposta ammirazione [CONTINUA]

The Handmaid’s Tale: il riassunto della seconda stagione della serie evento di Hulu

The Word, il tredicesimo ed ultimo episodio della seconda stagione di The Handmaid’s Tale, è andato in onda negli Stati Uniti sul servizio di streaming Hulu quasi un anno fa, è normale quindi che sia necessario rispolverare i nostri ricordi per richiamare alla mente gli eventi principali dello scorso anno e immergerci nuovamente nello spirito della serie che, come probabilmente ormai saprete se avete deciso di continuare a seguirla per il terzo anno, non lascia scampo allo spettatore e gli impone un livello di attenzione e coinvolgimento emotivo davvero senza pari. [CONTINUA]

Swamp Thing 1×01 “Pilot”: la recensione

L’inequivocabile segno che la qualità di Titans Doom Patrol, le serie prodotte per la nuova piattaforma streaming DC Universe è considerata generalmente ottima ed ha lasciato il segno, è confermata dall’accoglienza che l’ultimo show che vi ha debuttato, Swamp Thing, era già sulla bocca di molti ancora prima del suo esordio, magari aiutato anche dal team di persone che vi sta dietro, guidato dallo showrunner Mark Verheiden, produttore esecutivo di Battlestar Galactica a partire dalla seconda stagione, lo sceneggiatore Gary Dauberman, co-autore di The Nun con James Wan, che serve per la serie da produttore esecutivo ed è noto al grande pubblico per aver trasformato, nel suo ruolo di regista di Aquaman, uno dei supereroi più scherniti della storia dei fumetti, in uno dei più grandi successi cinematografici dell’Universo DC degli ultimi anni ed infine il regista Len Wiseman, che ha diretto i film del franchise di Underworld.
Unendo insieme questi nomi, era inevitabile che il pubblico fosse attratto dalle potenzialità della serie, anche quando questa ha avuto diversi problemi dietro le quinte che ne hanno tagliato la produzione degli episodi della prima stagione da 13 a 10 per non ben motivati “conflitti interni“. [CONTINUA]