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Weekly News 18_2020: gli speciali sui DC Superheroes e Katie Cassidy e le recensioni della settimana

Katie Cassidy: il futuro di Green Arrow and the Canaries e la sua esperienza in Arrow

Non è un segreto che la storia di Katie Cassidy con Arrow non sia stata delle più semplici: scelta inizialmente come protagonista femminile di una nascente, serie che avrebbe aperto la strada ad un genere ormai più che apprezzato nel mondo delle produzioni televisive, il suo personaggio – con grande delusione di molti fan del fumetto – si è visto soppiantare da quello interpretato da Emily Bett Rickards, faticando a trovare poi il suo spazio nella serie come ideale sostituta della sorella Sara Lance, nel ruolo di Black Canary. La morte di Laurel nella 4^ stagione, poi, era sembrato il suo canto del cigno, fino a che gli autori non sono riusciti a riportare l’attrice nello show come Black Siren, un ruolo che le ha permesso per un certo tempo di giocare con l’idea di entrare a far parte delle nutrite fila di nemici dell’arciere mascherato, fino a conquistarsi infine un posto tra i suoi alleati ed un potenziale spinoff a fianco di Juliana Harkavy (Black Canary) e Katherine McNamara (Mia Smoak), il cui destino non è ancora però stato ufficializzato da un network che ha invece già promosso a serie Superman & Lois e Walker Texas Ranger. [CONTINUA]

DC SuperHeroes – Stephen Amell e Melissa Benoist, eroi fragili di Arrow e Supergirl

Stephen Amell e la beneficenza sono due parole che i fan del protagonista di Arrow sono ormai abituati a veder associate, fin da quando ha raggiunto la fama grazie al ruolo di Oliver Queen, alias Green Arrow, l’attore ha sempre attivamente cercato di mantenere un contatto diretto con la sua fanbase e soprattutto di sfruttare la sua privilegiata posizione per lanciare, tramite la sua attivissima pagina Facebook, campagne divenute ormai famose. La prima fu quella in favore di F**k Cancer, ideata in onore della madre, sopravvissuta a un tumore, seguita poi da altre in supporto ad associazioni come Stand For Silence e Paws&Stripes, per le quali Amell ha usato come slogan l’ormai famosa parola “sinceriously”, una storpiatura del termine “sincerely” (=sinceramente), da lui accidentalmente coniata nell’ormai lontano 2014, quando durante un panel del NerdHQ – un evento di beneficenza organizzato per diversi anni da Zachary Levi parallelamente al San Diego Comic-Con – l’attore inciampò sul termine che continuò poi a usare definendolo come “la capacità di parlare apertamente ed onestamente di qualsiasi cosa“. [CONTINUA]

Batwoman 1×17 “A Narrow Escape”: la recensione

A differenza di quanto è accaduto in passato con Smallville o, in tempi più recenti, con Supergirl, uno degli aspetti positivi di Batwoman è che, passato lo scoglio del pilot, non guardiamo più la serie pensando a Batman, a cosa starà facendo o se mai farà un’apparizione nello show, come invece poteva accadere con l’ossessione di vedere il Clark Kent di Tom Welling indossare il costume di Superman o lo stesso personaggio originato dai fumetti fare la sua comparsa in Supergirl a fianco della cugina, e questo è probabilmente il migliore omaggio che si possa fare agli autori della serie. [CONTINUA]

The Flash 6×17 “Liberation”: la recensione

C’è voluto fin troppo tempo a Barry Allen per scoprire che la persona che aveva accanto non era davvero sua moglie Iris e anche se l’iper sdolcinata scena finale WestAllen di questo episodio di The Flash avrebbe dovuto convincerci che la solidità di questa coppia trascende spazio, tempo e dimensioni, è un po’ difficile accettare che lo strano comportamento di Iris non abbia fatto sollevare già da prima nel marito qualche dubbio. [CONTINUA]

Legends of Tomorrow 5×09 “The Great British Fake-Off”: la recensione

The Great British Fake-Off non è esattamente un episodio filler di Legends of Tomorrow, ma quasi. Dopo l’emozionante puntata della scorsa settimana, la 9^ di questa 5^ stagione, appare decisamente meno coinvolgente, ma contribuisce anche a fare avanzare la trama orizzontale, come se gli autori stessero spostando i protagonisti come pedine su una scacchiera, al fine di preparare il pubblico ad un’ideale seconda metà di stagione, il che ha peraltro senso considerato che abbiamo da poco superato la metà dei 15 episodi da cui è composta la serie quest’anno. [CONTINUA]

DC SuperHeroes: i 10 migliori costumi dei supereroi dell’Arrowverse

In 8 anni di Arrowverse gli eroi di questo universo hanno cambiato diversi costumi ed alcuni design sono risultati più vincenti di altri: oggi vi proponiamo la classifica di quelli che a nostro avviso sono i migliori. Potete scorrere la gallery qui sotto! [CONTINUA]

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Weekly News 15_2020: gli speciali sui DC Superheroes e Stargirl e le recensioni di Grey’s Anatomy e The Resident

Stargirl: tutti i particolari dello show che debutterà negli USA a maggio

Stargirl, la nuova serie prodotta da Greg Berlanti, Geoff Johns e Sarah Schechter, che sarà trasmessa negli Stati Uniti martedì 18 maggio su DC Universe, il canale streaming della DC Comics, su cui hanno già debuttato show come TitansDoom Patrol, Harley QuinnYoung Justice: Outsiders, ed il 19 maggio su The CW, segue le avventure dell’omonimo personaggio dei fumetti creato da Johns (autore del pilot) e Lee Moder nel 1999. [CONTINUA]

Arrow: perché esiste l’ottava stagione?

L’ultimo episodio della 7^ stagione di Arrow sarebbe stato un perfetto finale di serie: la storia di Oliver Queen (Stephen Amell), sia quella personale che di eroe, sembrava aver trovato la sua perfetta conclusione nell’episodio You Have Saved This City e ad essere rimasti irrisolti restavano solo i dubbi legati al suo destino nell’imminente Crisi sulle Terre infinite. Il dubbio quindi che l’8° stagione della serie sia stata concepita solo per servire la trama del crossover è comprensibilmente sorto in molti fan, dubbio al quale però gli autori dello show hanno presto risposto. [CONTINUA]

DC Superheroes – Altro che Robin: i 10 migliori sidekick dell’Arrowverse

Non esisterebbero né l’Arrowverse né i suoi eroi senza i compagni di battaglia di personaggi come Arrow, The Flash, Supergirl e Batwoman e se c’è qualcosa in cui questo universo tutt’ora eccelle, è certamente la capacità di affiancare ai protagonisti delle diverse serie dedicate ai supereroi, amici, compagni di battaglia, alleati ed alle volte persino amanti che, con il tempo, si sono rivelati indispensabili per lo show, sia dal punto di vista tattico che di quello delle storyline a loro dedicate. [CONTINUA]

The Resident 3×20 “Burn It All Down”: la recensione [FINALE DI STAGIONE]

Come molte altre produzioni televisive, anche la 3^ stagione di The Resident ha subito un taglio ed è stata interrotta per la crisi del coronavirus, il che ha fatto di questo 20° episodio, intitolato Burn It All Down, l’improvvisato finale di stagione che, seppure si conclude con un cliffhanger, non si può definire del tutto soddisfacente. [CONTINUA]

Grey’s Anatomy 16×21 “Put on a Happy Face”: la recensione [FINALE DI STAGIONE]

Per essere un finale di stagione improvvisato, Grey’s Anatomy è riuscita tutto sommato a fare un buon lavoro con Put on a Happy Face, che lascia alcune importanti trame in sospeso, mentre ne conclude (felicemente) altre, come nel caso dell’amatissimo Richard Webber. L’idea che lo show potesse perdere questo personaggio, dopo essere già andato incontro allo shock dell’addio di Alex Karev, era sostanzialmente insostenibile e fortunatamente gli autori hanno tenuto conto di questa discriminante quando hanno scelto una conclusione per questa storyline. [CONTINUA]

DC Superheroes: 5 volte in cui Arrow e The Flash sono stati i cattivi della storia

Essere degli eroi non è facile e se c’è qualcuno che l’ha ripetutamente dimostrato nel suo difficile cammino sono proprio Oliver Queen (Stephen Amell) e Barry Allen (Grant Gustin) nei loro ruoli di protagonisti di Arrow e The Flash. [CONTINUA]

DC Superheroes: perché la sesta stagione di The Flash ha una struttura inedita

Come anticipato già dai tempi del San Diego Comic-Con 2019 da Eric Wallace, il nuovo showrunner alla guida di The Flash, la sesta stagione della serie ha un’impronta particolare e si distingue dalle precedenti per una struttura decisamente innovativa tra quelle dell’Arrowverse, con il crossover evento di Crisi sulle Terre Infinite a fare da spartiacque tra due “mini stagioni” indipendenti, con le loro trame ed i loro antagonisti. [CONTINUA]

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Weekly News 8_2020: lo speciale su Olicity e le recensioni con il finale di serie di Criminal Minds

Olicity, il fenomeno che ha investito Arrow e che amiamo odiare

Per molti anni uno degli argomenti più dibattuti di Arrow, la capostipite delle serie dell’Arrowverse che ha concluso la sua corsa il 28 gennaio dopo 8 stagioni, è stato senza dubbio Olicity, la ship costituita da Oliver Queen (Stephen Amell) e Felicity Smoak (Emily Bett Rickards), un inaspettato fenomeno che ha investito autori e pubblico e che ha sempre provocato sentimenti estremi, da un amore viscérale ad un odio atavico. Ma quali sono le ragioni di difensori e detrattori di Olicity? In questo speciale abbiamo provato ad analizzare questo fenomeno. [CONTINUA]

Supergirl 5×12 “Back From The Future – Part Two”: la recensione

La quinta stagione di Supergirl ci era stata introdotta come quella che avrebbe affrontato il tema dei rischi di un uso non oculato della tecnologia e, per quanto fosse sembrato attuale ed interessante, non è stato – a nostro avviso – sfruttato fino ad ora al meglio delle sue potenzialità dagli autori. Paragonato allo sforzo dello scorso anno di parafrasare il razzismo parlando di “odio nei confronti degli alieni“, l’argomento principale di quest’anno sembra essere infatti molto meno calato nella realtà, un fatto piuttosto evidente in Back From The Future Part Two. [CONTINUA]

Batwoman 1×12 “Take Your Choice”: la recensione

Se tra quelle dell’Arrowverse dovessimo scegliere la serie che ha avuto i maggiori benefici post-Crisi sulle Terre Infinite, la nostra scelta cadrebbe sicuramente su Batwoman. Dopo un inizio che avevamo giudicato traballante e che, a nostro avviso, aveva rovinato con una prematura rivelazione la sorpresa della scoperta della vera identità di Alice, con gli eventi occorsi in Take Your Choice, gli autori sono autenticamente riusciti a creare qualcosa di inaspettato ed emotivamente coinvolgente, che avrà certamente pesanti ripercussioni su tutti i protagonisti della serie. [CONTINUA]

The Flash 6×12 “A Girl Named Sue”: la recensione

Dopo più di 200 giorni (Ralph Dibny rivela di aver tenuto un conto molto preciso all’inizio dell’episodio) e, per noi spettatori, dalla fine della scorsa stagione, The Flash risolve finalmente il mistero della scomparsa di Sue Dearbon (Natalie Dreyfuss) con un episodio scoppiettante e pieno di energia che non dimentica contemporaneamente di far progredire la trama dedicata ad Iris ed alla sua scomparsa nell’Universo specchio. [CONTINUA]

Legends of Tomorrow 5×04 “A Head of Her Time”: la recensione

A Head of Her Time è sicuramente il migliore episodio di questa 5^ stagione di Legends of Tomorrow ed è anche una puntata nettamente divisa in due parti: una particolarmente drammatica ed un’altra ovviamente più scanzonata, in pure stile Leggende. Nel secondo caso, dopo che Sara lascia di nuovo il comando nelle mani di Ava, assentandosi per una missione, le Leggende (con Zari) si mettono sulle tracce della Ritornante della settimana: Maria Antonietta, interpretata da Courtney Ford. [CONTINUA]

Criminal Minds 15×10 “And in the End”: la recensione [FINALE DI SERIE]

Quella di Criminal Minds è una storia lunga 15 stagioni e 324 episodi, crediamo quindi che l’omaggio ad uno show come questo dovrebbe risultare in una nostalgica critica, più che nella mera recensione di un episodio finale. Perché anche se non è stato la prima – l’onore di portare sul piccolo schermo dei profiler va infatti all’omonimo show della NBC del 1995 – sicuramente questa serie è e resterà tra le più conosciute ad aver mostrato il mondo del crimine. Oggi la televisione pullula serie che trattano argomenti simili: da Prodigal Son, in onda su Fox, al più storicamente accurato Mindhunter di Netflix, i produttori televisivi hanno capito da tempo che le perversioni umane attraggono inevitabilmente un pubblico a cui piace essere spaventato, ma ai suoi esordi la strada di Criminal Minds non era così spianata come lo è ora e la serie ha anche sofferto per un ricambio nel suo cast che ne ha inevitabilmente segnato le performance, con ascolti sempre più tristemente in calo. [CONTINUA]

Grey’s Anatomy 16×14 “A Diagnosis”: la recensione  

Grey’s Anatomy ci ha abituato da tempo alle stragi: nel corso dei suoi 16 anni di messa in onda sono morti in maniera tragica talmente tanti dei suoi protagonisti che è diventato difficile tenere il conto e A Diagnosis, in maniera più subdola del normale, è un altro episodio che fa letteralmente strage, anche se questa volta le vittime designate non sono persone, ma quasi tutte le relazioni sentimentali tra i vari personaggi della serie, un colpo meno difficile da assorbire. Per quanto sconvolgente sia il risultato finale di questo episodio, c’è da dire che quanto meno questa decisione ha anche il merito di esporre le molte ipocrisie di questa stagione. [CONTINUA]

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Weekly News 6_2020: lo speciale su Arrow e le recensioni di Legends of Tomorrow, The Flash e Grey’s Anatomy

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Arrow: l’analisi del finale di serie della capostipite dell’Arrowverse

Dopo 8 anni e 170 puntate, esclusi i crossover, si è conclusa la scorsa settimana la corsa di Arrow con un episodio che – nel complesso ed a giudicare da critica e reazioni del pubblico – è stato accolto con favore e quindi considerato una degna conclusione per una serie al quale andrà per sempre riconosciuto il merito di aver spianato la strada ad un multiverso di supereroi che ha trovato terreno fertile nel mondo delle produzioni televisive, tanto da essere ancora oggi in espansione. [CONTINUA]

Legends of Tomorrow 5×02 “Miss Me, Kiss Me, Love Me”: la recensione

Una delle cose migliori che emerge da Miss Me, Kiss Me, Love Me, il secondo episodio della 5^ stagione di Legends of Tomorrow, è sicuramente la relazione tra Constantine e Astra, la diretta responsabile della liberazione dei Ritornanti, le anomalie contro cui si battono quest’anno le Leggende che – come sottolineerà il capitano Lance – per una volta, non sono i diretti responsabili di un pasticcio sfuggito al loro controllo che dovrà essere arginato. [CONTINUA]

The Flash 6×10 “Marathon”: la recensione

Il primo episodio post-Crisi di The Flash, la cui seconda parte di stagione è cominciata con un certo ritardo rispetto al solito e soprattutto rispetto alle altre serie dell’Arrowverse, è ambientato prima del finale di serie di Arrow, che è andato in onda una settimana fa, il che crea una strana atmosfera di déjà vu. Senza necessariamente giudicare l’effetto finale di Marathon, gli autori sono chiaramente stati messi di fronte ad una scelta nella stesura di questo copione: prediligere un’atmosfera più fosca, alla luce del sacrificio di Oliver Queen e della perdita di tante vite umane nella Crisi, oppure andare in una direzione completamente opposta e scegliere di privilegiare toni più gioiosi in omaggio al fatto che un gruppo di coraggiosi eroi, nonostante il prezzo pagato, sono comunque riusciti ad evitare la completa distruzione dell’universo. Inutile dire che Eric Wallace & C. hanno scelto la prima opzione. [CONTINUA]

Grey’s Anatomy 16×12 “The Last Supper”: la recensione

Non c’è traccia del Grey Sloan Memorial nell’episodio di questa settimana di Grey’s Anatomy che è invece interamente dedicato alle famiglie, i complicati rapporti che le costituiscono ed i segreti che troppo spesso vengono seppelliti tra i diversi membri che le compongono. Idealmente e soprattutto qualitativamente, The Last Supper è un episodio diviso nettamente in due parti: la cena a casa di Richard e Catherine, in cui la coppia intendeva annunciare ai propri figli la decisione di separasi, e la morte dello zio di Levi, Saul. [CONTINUA]

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Weekly News 5_2020: gli speciali su The Flash e ZeroZeroZero e le recensioni di Grey’s Anatomy e delle serie dell’Arrowverse

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The Flash: come sarà il mondo del velocista scarlatto post-crisi?

La sesta stagione di The Flash, tornerà in onda negli Stati Uniti martedì 4 febbraio con l’episodio intitolato Marathon. Come da tradizione per l’Arrowverse, la serie con protagonista il velocista scarlatto è quella forse più legata ai fumetti a cui si ispira, nonché lo show a cui vengono normalmente affidate la maggior parte di quelle che potremmo definire le “spiegazioni tecniche” legate al multiverso, di cui – non a caso – si parlò per la prima volta proprio all’inizio della seconda stagione quando Jay Garrick (Teddy Sears) irruppe negli STAR Lab da un altro universo illustrando una teoria a cui, a quel tempo, solo il professor Stein (Victor Garber) credette. Le azioni del neofita The Flash avevano aperto un portale, alla fine della prima stagione, che era servito da passaggio non solo a Jay ma anche a colui che divenne poi uno dei suoi più acerrimi nemici: Zoom, il quale scagliò un esercito di metaumani contro The Flash al fine di uccidere il suo nuovo nemico e tornare ad essere il solo frequentatore nel multiverso della Forza della Velocità. [CONTINUA]

Supergirl 5×11 “Back From the Future – Part One”: la recensione 

C’è un evidente sentimento di entusiasmo che traspare da Back From the Future Part One, secondo episodio di Supergirl post-Crisi, che non è dato solo dal ritorno dal futuro del personaggio di Winn Schott  (Jeremy Jordan) per un breve arco narrativo o dal fatto che David Harewood segga per l’occasione sulla sedia della regia, ma da un’autentica gioia da parte degli attori di essere riuniti dopo la decisione di Jordan di lasciare la serie, che nessuno è riuscito o ha voluto probabilmente mascherare, soprattutto considerato come ciò favorisse la trama dell’episodio. [CONTINUA]

Batwoman 1×11 “An Un-Birthday Present”: la recensione

Con An Un-Birthday Present, Batwoman tira fuori dal cilindro uno dei migliori episodi post-Crisi che abbiamo visto fino ad ora nell’Arrowverse dopo la sorprendente ed inattesa rivelazione della scorsa settimana che gli eventi del crossover hanno portato ad una riscrittura della realtà in cui, nella Gotham di Terra-Prime, la sorella di Beth non è mai morta e Kate stessa è riuscita a salvarla prima che la macchina precipitasse nel vuoto dando inizio all’incubo della “sua” Beth ed alla trasformazione di quest’ultima in Alice. [CONTINUA]

Arrow 8×10 “Fadeout”: la recensione [FINALE DI SERIE]

Quale modo migliore di piangerne la morte di qualcuno che celebrarne la vita? Il finale di serie serie di Arrow è un episodio non facile da giudicare nel suo complesso, che – a seconda di come si è vissuta questa serie – può essere sia amato che odiato. La trama di Fadeout in sé non aggiunge molto al tema intorno alla quale si svolge: il sacrificio dell’eroe, ma ciò non significa che non porti elementi di novità, uno dei quali, probabilmente il più grande ed inaspettato è che, con la sua morte, Oliver Queen non si è limitato semplicemente a creare Terra-Prime e forse un nuovo multiverso, ma ha anche fatto in modo di salvare volutamente la vita ad alcuni personaggi che durante il percorso della serie erano morti, cambiando così il corso della loro storia. [CONTINUA]

ZeroZeroZero: in attesa della serie tv, scopriamo il libro di Roberto Saviano

Credi nell’amore? L’amore finisce. Credi nel tuo cuore? Il cuore si ferma,” è con queste parole che inizia la storia di ZeroZeroZero, la serie televisiva tratta dall’omonimo romanzo di Roberto Saviano edito da Feltrinelli, co-creata da Stefano Sollima, Leonardo Fasoli e Mauricio Katz e prodotta da Cattleya, Bartlebyfilm per Sky, CANAL+, Amazon Prime Video e Studiocanal TV, che debutterà su Sky Now Tv il 14 febbraio e cogliamo una certa geniale ironia nella scelta della data di San Valentino per la presentazione di questo progetto in 8 puntate che racconta lo scontro di tre diversi mondi uniti dal traffico internazionale di cocaina. [CONTINUA]

Grey’s Anatomy 16×11 “A Hard Pill to Swallow”: la recensione

La curiosa coincidenza, che a questo punto dubitiamo sia tale, è che gli Stati Uniti hanno dichiarato guerra aperta alle sigarette elettroniche. Nel giro di due settimane, infatti, gli ultimi episodi di Chicago Med, New Amsterdam ed ora Grey’s Anatomy, hanno affrontato un caso in cui un minorenne viene colpito dalla nuovissima malattia dei consumatori di questo prodotto che, assieme ad affaticamento, nausea, tosse, febbre e difficoltà respiratorie, può portare anche alla morte nei casi più estremi. Il messaggio è chiaro, usare le sigarette elettroniche è estremamente pericoloso per i giovani, non solo per le possibili ripercussioni sulla salute, ma anche e soprattutto perché, essendo questa una nuova malattia, non esistono ancora protocolli ufficiali per combatterla, il che aumenta i rischi per coloro che ne sono colpiti. [CONTINUA]

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Weekly News 4_2020: lo speciale sullo spinoff di Arrow e le recensioni delle serie dell’Arrowverse e di Grey’s Anatomy

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Green Arrow & the Canaries: tutto quello che sappiamo sul potenziale spinoff di Arrow

Martedì 21 gennaio, negli Stati Uniti, debutterà il backdoor pilot del potenziale spinoff di Arrow, intitolato Green Arrow & the Canaries, che vede come protagoniste Mia Queen (Katherine McNamara), Laurel Lance (Katie Cassidy) e Dinah Drake (Juliana Harkavy). Nonostante la messa in onda dell’episodio sia ormai dietro l’angolo, c’è ancora molto che non conosciamo di questo potenziale show che, e questo invece lo sappiamo per certo, non è ancora stato promosso dal network per entrare a far parte della programmazione della stagione TV 2020-21, come invece già successo con Superman and Lois Lane, senza peraltro la produzione di un pilot, una decisione piuttosto insolita nel business degli show televisivi. [CONTINUA]

Supergirl 5×10 “The Bottle Episode”: la recensione [MIDSEASON PREMIÈRE]

Considerato come si è conclusa la Crisi sulle Terre Infinite, con la fusione di Terra-38, Terra-1 e Terra-73 in Terra-Prime, era inevitabile che Supergirl finisse per essere una delle serie maggiormente influenzate dagli eventi del crossover. E che le cose siano profondamente cambiate in quella che una volta era Terra-38 lo si evince fin da subito grazie alla presenza si Lex Luthor: il ritorno sulla scena di Jon Cryer, anche se la sua non sarà necessariamente un presenza fissa, è qualcosa da cui la serie ha solo da guadagnare essendo l’attore riuscito a conquistare pubblico e critica con un’interpretazione dell’iconico personaggio davvero degna di nota, non sorprende quindi che gli autori abbiano trovato un modo per coinvolgerlo nuovamente nell’azione, dandogli peraltro un ruolo inaspettato nella sua rinnovata figura di filantropo e protettore degli abitanti di Terra-Prime, nel suo ruolo di proprietario della LuthorCorp e quindi del DEO, quanto meno agli occhi del mondo che non sia costituito da quegli eroi che hanno combattuto e sconfitto Anti-Monitor nella crisi ed i cui ricordi di quanto avvenuto sono stati ripristinati da J’onn J’onzz, uno dei 7 campioni. [CONTINUA]

Batwoman 1×10 “How Queer Everything Is Today”: la recensione [MIDSEASON PREMIÈRE]

Nonostante Batwoman ed Arrow, per il tono più cupo che le accomuna rispetto alle altre serie berlantiane, siano state spesso paragonate all’interno dell’Arrowverse, c’è una fondamentale differenza tra di esse e soprattutto tra i suoi protagonisti che viene ulteriormente definita da questa première di metà stagione e cioè che, mentre Oliver Queen (che viene citato all’inizio dell’episodio per il suo estremo sacrificio durante la Crisi) non ha mai nascosto di aver scelto di indossare la maschera di Green Arrow per il suo desiderio di diventare “qualcun altro“, Kate Kane ha sempre vissuto come una restrizione la decisione diventare Batwoman la cui maschera, pur necessaria per proteggere la sua e la sicurezza delle persone che ama, non nasconde semplicemente il suo volto, ma anche la sua verità, la persona che è davvero. [CONTINUA]

Arrow 8×09 “Green Arrow & The Canaries”: la recensione [BACKDOOR PILOT]

Un backdoor pilot, soprattutto come Green Arrow & The Canaries, una potenziale serie che non è stata ancora ufficialmente promossa dal network, ed in un caso come quello del 9° episodio dell’ultima stagione di Arrow, ha il difficile compito di servire due scopi: introdurre qualcosa che il pubblico potrebbe idealmente vedere in futuro sotto forma di nuova serie televisiva ed essere credibile come episodio a se stante, in cui viene dato all’abituale pubblico di uno show giunto alla sua 8^ stagione, l’opportunità di dare un’occhiata ad un lontano futuro post-crisi. [CONTINUA]

Legends of Tomorrow 5×01 “Meet the Legends”: la recensione [SEASON PREMIÈRE]

Nonostante l’episodio di Crisi sulle Terre Infinite abbia segnato il ritorno ufficiale delle Leggende nel 2020, puntata che va intesa comunque come uno speciale, è Meet the Legends a dover essere considerata la vera e propria première della 5^ stagione di Legends of Tomorrow, un episodio che ha l’arduo compito non solo di vedersela con le conseguenze del finale di stagione dello scorso anno, ma anche con quelle degli eventi del crossover, al quale hanno partecipato però solo Sara (Caity Lotz), Ray (Brandon Routh) e Mick (Dominick Purcell), gli unici a conoscere davvero i pesanti effetti di quanto avvenuto. [CONTINUA]

Grey’s Anatomy 16×10 “Help Me Through the Night”: la recensione [MIDSEASON PREMIÈRE]

La première di metà stagione di Grey’s Anatomy è teoricamente concepita come la seconda parte di un crossover evento con Station 19, che è ritornato in onda negli Stati Uniti giovedì 23 per la sua 3^ stagione scalzando lo show da cui origina dal suo time slot dopo ben sedici anni, ciò detto non c’è molto che leghi i due episodi, se non il fatto che i feriti più gravi che vengono trattati nell’episodio, alcuni degli internisti del Grey Sloan Memorial Hospital, sono vittime dell’incidente di cui i pompieri della caserma 19 si occupano dopo che una macchina irrompe nel bar che medici e vigili del fuoco sono soliti frequentare. Se quindi la speranza di Krista Vernoff, la showrunner di Grey’s Anatomy e, proprio da questa stagione, anche di Station 19, era quella di sollevare gli ascolti dello spinoff e legare a doppio filo le due serie, nello stesso modo in cui lo sono per esempio le tre del franchise di Dick Wolf, Chicago Fire, Chicago P.D. e Chicago Med, l’esperimento non va considerato esattamente riuscito, quanto meno dal punto di vista narrativo, soprattutto perché nessuno del cast di Station 19 appare nella seconda parte del cosiddetto crossover. [CONTINUA]

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Weekly News 3_2020: le recensioni e gli speciali sugli ultimi episodi di Crisi sulle Terre Infinite

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Crisi sulle Terre Infinite: cosa accade negli episodi finali del crossover

Gli ultimi due episodi di Crisi sulle Terre Infinite, nelle ore dedicate ad Arrow e Legends of Tomorrow, hanno concluso quella che è risultata senza dubbio una delle iniziative più ambiziose mai tentate da un network televisivo, pur pagando in parte, in termini di aspettative e livello di attesa, la pausa natalizia che ha separato i primi tre episodi da quelli conclusivi e che hanno forse diminuito l’impatto emotivo degli eventi. [CONTINUA]

Arrow e Legends of Tomorrow “Crisi sulle Terre Infinite Ep. IV e V”: la recensione

Come abbiamo accennato nell’articolo dedicato al riepilogo dei principali eventi dei due episodi finali di Crisi sulle Terre Infinite, l’episodio IV e V del crossover hanno in parte sofferto a causa della pausa natalizia, che ha in qualche modo contribuito a diminuire le aspettative del pubblico per questo evento, ma va anche detto che ha permesso agli autori di lavorare più a lungo sul finale di questo mastodontico evento, che si conclude nel complesso con una nota positiva, tra sorprendenti Easter egg e soddisfacenti effetti speciali, nonostante segni anche la fine di uno dei personaggi più amati dell’Arrowverse. [CONTINUA]

Crisi sulle Terre Infinite: tutti gli Easter egg del IV e V episodio del crossover

Come in occasione delle precedenti puntate di Crisi sulle Terre Infinite, non possiamo parlare di crossover senza citare tutti gli Easter egg che hanno costellato questo ambizioso evento e che sono culminati in questi due episodi finali, con la sorpresa più inaspettata di tutte e che miracolosamente autori e produttori sono riusciti a mantenere segreta fino alla sua messa in onda, regalando così al pubblico un incontro davvero epico che difficilmente dimenticherà. Scoprite con noi quale sia! [CONTINUA]

 

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Weekly News 1_2020: lo speciale sugli episodi di gennaio di Crisi sulle Terre Infinite

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Crisi sulle Terre Infinite: il nuovo trailer e la descrizione ufficiale degli episodi di gennaio

A tre settimane dalla messa in onda del finale del crossover di Crisi sulle Terre Infinite, The CW ha rilasciato la descrizione ufficiale dei due episodi finali, quello di Arrow e di Legends of Tomorrow, oltre ad un nuovo trailer. Per quanto concerne le descrizioni, la prima delle quali contiene diversi spoiler, ecco qui di seguito la loro traduzione… [CONTINUA]

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Weekly Reviews: le recensioni della settimana e lo speciale sul finale di serie di Arrow

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Arrow: le anticipazioni su Purgatory e sul finale di serie

Purgatory, il settimo episodio dell’ottava stagione di Arrow, nonché quello che precederà Crisi sulle Terre Infinite, sarà una puntata importante per lo show ed in un certo senso andrebbe probabilmente trattata come fosse un finale di serie o, quanto meno, l’episodio in cui potremmo forse vedere per l’ultima volta in azione Oliver Queen nei panni di Freccia Verde, crossover escluso. L’episodio di Crisi di Arrow, il 4° dei 5 programmati, andrà infatti in onda il 14 gennaio, dopo la pausa natalizia e sarà seguito da Livin’ in the Future, il 21 gennaio, la puntata che introdurrà l’eventuale spinoff sulle Canaries in cui Stephen Amell non sarà presente e che, da conferma di Marc Guggenheim avrà luogo nel 2024, come il resto dello show nel caso in cui venga promosso a serie dal network. Il 28 gennaio Arrow si concluderà con il finale di serie intitolato Fadeout che, in un azzeccatissimo gioco di parole, oltre a significare “dissolvenza“, è anche la parola con cui si indica una precisa parte di un arco da tiro che si traduce in “flettente”. [CONTINUA]

Supergirl 5×08 “The Wrath of Rama Khan”: la recensione [MIDSEASON FINALE]

Il rovescio della medaglia di non aver mai tentato in televisione di creare qualcosa di così ambizioso come Crisi sulle Terre Infinite è ciò che vediamo nel finale di metà stagione di Supergirl che, con l’eccezione della storyline dedicata a Lena Luthor (Katie McGrath), risulta un episodio piuttosto debole, in cui la principale minaccia viene trattata come un passeggero grattacapo di cui liberarsi rapidamente e l’attenzione del pubblico, come apparentemente quella degli autori, è incentrata su altro. [CONTINUA]

Batwoman 1×08 “A Mad Tea-Party”: la recensione [MIDSEASON FINALE]

Batwoman, una serie cominciata decisamente in sordina, con un pilot non particolarmente brillante e con alle spalle una valanga di critiche causate da una frase pronunciata in un promo, dimostra pienamente di aver fatto passi da gigante, arrivata ad un 8° episodio davvero avvincente sotto molti punti di vista. [CONTINUA]

The Man in the High Castle 4×07 “Padroni di noi stessi”: la recensione

Padroni di noi stessi è il primo episodio dall’inizio di questa stagione di The Man in the High Castle che devia l’attenzione dal centralissimo personaggio di John Smith per concentrarla, per una ragione più che valida, su quanto sta avvenendo tra la Black Communist Rebellion ed i Giapponesi dopo che Kido è riuscito a sventare un mini colpo di stato ai danni della Principessa Ereditaria, guidato dal Generale Inokuchi per impedire il ritiro delle truppe dagli Stati Giapponesi del Pacifico. [CONTINUA]

The Flash 6×08 “The Last Temptation of Barry Allen, Pt. 2”: la recensione [MIDSEASON FINALE]

Il problema della giustificata aspettativa creata dall’incombere della Crisi, con il crossover che inizierà ormai da qui a pochi giorni negli Stati Uniti, è che in qualche modo ha raffreddato quelle per tutti i finali di metà stagione delle serie dell’Arrowverse, compreso quello di The Flash che, rispetto agli altri show, ha dovuto affrontare anche una certa dilatazione dei tempi data dalla scelta di dividere in due parti una trama che probabilmente non ne aveva bisogno. [CONTINUA]

Arrow 8×07 “Purgatory”: la recensione [MIDSEASON FINALE]

Se ci avessero detto, all’inizio di quest’anno, che quasi tutta l’ultima stagione di Arrow sarebbe stata un lungo e straziante addio alla serie e che ci sarebbe anche piaciuto, probabilmente non ci avremmo creduto. Come avevamo anticipato nello speciale di questa settimana, per diverse ragioni, c’era da aspettarsi che Purgatory sarebbe stata da trattare come una sorta di finale di serie, l’ultima occasione – Crisi esclusa, ma lì tutto sarà diverso – in cui il Team Arrow si sarebbe trovato da solo a combattere contro un comune nemico. Il fatto che ciò accada proprio in quella stessa isola in cui tutto è cominciato, è solo la famigerata ciliegina sulla torta o la perfetta quadratura del cerchio. [CONTINUA]

The Man in the High Castle 4×08 “Hitler ha solo una palla” la recensione

Il mondo sta ormai cambiando nell’ottavo episodio di The Man in the High Castle e due dei più potenti burattinai di questa realtà alternativa assistono ai suoi mutamenti senza poter fare apparentemente molto a riguardo: John Smith e Takeshi Kido sembrano infatti impotenti di fronte allo svolgersi della matassa del destino. John Smith, entro la fine dell’episodio, è richiamato a Berlino dal Führer con la sensazione che questo potrebbe essere il suo ultimo viaggio, mentre Kido è costretto ad osservare lo smantellamento del Governo giapponese e l’abbandono della città di San Francisco lasciata in mano ai ribelli della BCR. [CONTINUA]

The Man in the High Castle 4×09 “Per un soffio”: la recensione

Per un soffio, penultimo episodio della stagione finale di The Man in the High Castle può essere interpretato come il giro di boa di questa serie, la fine delle illusioni e la completa trasformazione di John Smith nel ruolo del cattivo della storia, nel caso qualcuno a questo punto ancora dubitasse che lo sia. La puntata è nuovamente quasi interamente dedicata alla famiglia Smith, ma prima di parlare delle conseguenze del viaggio a Berlino del Reichmarshall, affrontiamo le trame secondarie dell’episodio che hanno come protagonisti Childan e Yukiko ed Helen Smith. [CONTINUA]

The Man in the High Castle 4×10 “Fuoco degli dei”: la recensione [FINALE DI SERIE]

The Man in the High Castle giunge alla sua conclusione dopo 4 stagioni e 40 episodi lasciando molto in sospeso sul futuro di alcuni dei suoi protagonisti e dell’equilibrio politico mondiale.
Nel complesso, la serie non ha avuto vita facile ed ha spesso cambiato direzione contribuendo a volte ad una certa lentezza dove si sarebbe invece potuto costruire qualcosa di più avvincente ed incalzante, allontanandosi sempre più dai caratteristici temi allegorici del romanzo di Philip K. Dick a cui è ispirata, per prendere per un certo periodo le vesti di un racconto di fantascienza inserito in una realtà distopica, prima di tornare, proprio in questa ultima stagione, ad introdurre nuovi personaggi, come i ribelli della Black Communist Rebellion, approfondire la storia di alcuni protagonisti e porsi interrogativi fondamentali come se l’uomo sia schiavo del suo destino, se l’ambiente che lo circonda influenzi le sue scelte e se le persone possano trovare la forza di cambiare ed essere migliori. [CONTINUA]

 

Weekly Reviews Separatore

Weekly Reviews: le recensioni della settimana e lo speciale su Crisi sulle Terre Infinite

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Crisi sulle Terre Infinite: la descrizione, le immagini promozionali e gli ultimi spoiler sul crossover

The CW sta ormai scaldando i motori in vista di Crisi sulle Terre Infinite, il crossover più ambizioso della storia della televisione che debutterà negli Stati Uniti tra due settimane, e comincia rilasciando le descrizioni ufficiali dei primi tre dei cinque episodi dell’evento, che saranno seguiti a gennaio dalle puntate di Arrow e Legends of Tomorrow e le immagini promozionali di Supergirl e Batwoman, che rivelano interessanti retroscena rimasti fino ad ora segreti, oltre ai primi teaser. [CONTINUA]

The Man in the High Castle 4×04 “Sentieri felici”: la recensione

Come nel caso del precedente episodio di The Man in the High Castle anche il cuore di Sentieri felici, a fronte di uno degli incipit meglio riusciti di questa stagione, è racchiuso nella scena finale, che apre le porte ad una delle possibili storyline più intriganti di questo quarto e finale appuntamento con la serie. Ma partendo proprio dall’inizio, nello show torna finalmente sulla scena, dopo essere stato fino ad ora solo citato, l’uomo nell’alto castello nella persona di Abendsen Hawthorne (Stephen Root). [CONTINUA]

The Flash 6×07 “The Last Temptation of Barry Allen, Pt. 1”: la recensione

L’incipit dell’episodio di questa settimana di The Flash è la perfetta rappresentazione dei sentimenti contrastanti che abbiamo nei confronti di The Last Temptation of Barry Allen, Pt. 1 che inizia proprio dove si era interrotto License to Elongate, con Bloodwork che attacca Elongated Man in uno dei peggiori usi della CGI fatto dalla serie negli ultimi anni, tanto da sembrare quasi un lavoro incompleto, almeno fino a che i due, nella lotta, non approdano in un vicolo di Central City e continuano a combattere fino a che Ralph non viene messo al tappeto, in una scena, per contro, supportata da ottimi effetti speciali, forse alcuni dei migliori che abbiamo visto applicati al personaggio interpretato da Hartley Sawyer. [CONTINUA]

Arrow 8×06 “Reset”: la recensione

Onalee Hunter Hughes e Maya Houston, autori di questo episodio di Arrow e David Ramsey, seduto per la seconda volta in questa stagione sulla sedia della regia, portano sullo schermo un ottimo omaggio al Ricomincio da capo con Bill Murray, pellicola del 1993, con uno dei classici della cinematografia: l’eroe incastrato suo malgrado in un loop temporale che lo costringe ad affrontare i suoi problemi o risolvere una crisi. [CONTINUA]

The Man in the High Castle 4×05 “Mauvaise Foi”: la recensione

Mauvaise Foi è un episodio di The Man in the High Castle John Smith-centrico intervallato, per non dire disturbato, da alcune vicende che si svolgono nella realtà alternativa che vedono protagonisti Juliana, Wyatt Price e la Black Communist Rebellion. Come abbiamo sottolineato parlando dell’introduzione di questa nuova storyline nella quarta stagione dello show, il fatto che gli autori abbiano deciso di mostrare un aspetto dell’invasione tedesca degli Stati Uniti che non fosse stata toccata fino ad ora è sicuramente un passo significativo per l’importanza che questo argomento ha nel libro a cui la serie si ispira, ma è anche forse una mossa decisamente attardata, cosa che si percepisce in episodi come questo, in cui qualcosa che ha oggettivamente un peso importante nello sviluppo del racconto risulta quasi un ospite indesiderato che va ad interrompere ciò che della trama davvero interessa al pubblico. [CONTINUA]

The Man in the High Castle 4×06 “Ogni serio ardire”: la recensione

Ogni serio ardire è l’episodio di questa quarta ed ultima stagione di The Man in the High Castle forse di maggior passaggio, in cui tutti gli attori in giochi sembrano trovarsi quasi sospesi nella necessità di raccogliere le idee in seguito a quanto avvenuto nei precedenti mesi per poter trovare una nuova strategia d’azione, il che ci porta in particolare a porci alcuni seri quesiti sul comportamento della Resistenza e sui loro piani nel lungo periodo. Dopo aver infatti intuito che nei suoi video propagandistici a favore dei tedeschi Abendsen sta probabilmente lanciando dei messaggi in codice e nel tentativo di decifrali, Juliana prende la decisione di tornare a New York, accompagnata da Wyatt, allo scopo di usare la crisi di coscienza di Helen per avvicinarsi a marito di lei e ucciderlo. Anche se il suo piano appare piuttosto disperato, considerato come la sua cattura sia una priorità per il Reich ed il suo volto sia ovunque, viene spontaneo domandarsi quale sia, nel complesso, il piano della Resistenza e come davvero uccidere il Reichmarshall possa essere una soluzione definitiva per i loro problemi, soprattutto quando la sua posizione di potere sta vacillando agli occhi stessi del tedeschi. [CONTINUA]