Gli articoli della settimana 1-7 ottobre

Gli articoli della settimana 1-7 ottobre con lo speciale su Arrow e le recensioni di The Good Doctor, Grey’s Anatomy e dei primi tre episodi della terza stagione di The Man in the High Castle.

Arrow 7: Stephen Amell ci illustra il nuovo Oliver Queen della settima stagione

In una delle più recenti ed estese interviste che Stephen Amell, l’interprete di Oliver Queen, alias Freccia Verde abbia rilasciato dallo scorso anno, il protagonista di Arrow, parlando con IGN si è lasciato andare ad una serie di considerazioni molto interessati sulla settima stagione, parlando della difficile posizione in cui Oliver si troverà e di come riuscirà a gestirla. [CONTINUA]

The Good Doctor 2×02 “Middle Ground”: recap e commento

Il secondo episodio di questa stagione di The Good Doctor, intitolato Middle Ground, è – se possibile – persino più coinvolgente della première ed affronta un tema socialmente rilevante in maniera particolarmente intelligente, mettendo uno dei dottori del St. Bonaventure, Audrey Lim (Christina Chang), in una posizione quasi impossibile, facendole infine prendere una decisione comprensibile, ma eticamente molto discutibile. [CONTINUA]

Grey’s Anatomy 15×03 “Gut Feeling”: recap e commento

La quindicesima stagione di Grey’s Anatomy continua sull’onda della leggerezza, soprattutto per quanto concerne la storyline di Alex Karev e del suo nuovo ruolo di primario di chirurgia ad interim affidatogli dalla dottoressa Bailey. Nonostante Alex sembri infatti essere più che felice della nuova posizione – il sorriso di soddisfazione con cui ruba il parcheggio alla Bailey ne è un buon indicatore – finirà per scontrarsi con problemi imprevisti dai quali si evincerà che la scelta di Miranda potrebbe non essere stata poi così oculata. Non solo infatti Alex dimostrerà di avere problemi a gestire l’organizzazione quotidiana degli interventi ed i rapporti con le infermiere, ma finirà persino per spendere in una sola giornata il budget trimestrale del dipartimento di chirurgia, approvando qualsiasi richiesta gli venga sottoposta, senza soppesarla con la dovuta cautela. Che Karev, considerate le sue attitudini, potesse non essere il candidato ideale per il ruolo era un problema che sarebbe spettato al suo predecessore porsi, ma nonostante un debutto non esattamente brillante, non tutte le decisioni prese dal nuovo primario saranno disastrose. [CONTINUA]

The Man in the High Castle 3×01 “Ora più che mai, ci teniamo a voi”: recap e commento

Il primo esodio della terza stagione di The Man in the High Castle ha una trama a lenta combustione e inizia aggiornandoci sullo stato dei vari protagonisti: Juliana vive nella zona neutrale assieme ad Hawthorne, la sua compagna ed alla versione della sorella di lei, Trudy, proveniente da un’altra dimensione, Joe Blake è detenuto assieme al padre Martin Heusmann e sottoposto a terribili torture e ad un continuo lavaggio del cervello, il Ministro del Commercio Tagomi, assieme ad alti dignitari del governo giapponese, assiste alla sperimentazione di devastanti bombe in una corsa agli armamenti con il Reich, mentre John Smith – tornato dalla famiglia a New York con una promozione ed una medaglia sul petto – cerca di affrontare la morte del figlio e di gestire la moglie Helen che si è data alla bottiglia in seguito alla scomparsa di Thomas. [CONTINUA]

The Man in the High Castle 3×02 “Immagina la Manciuria”: recap e commento

Il secondo episodio di The Man in the High Castle, intitolato Immagina la Manciuria, è forse troppo lento per essere considerato davvero godibile.
Sebbene sia comprensibile che la première fosse un logico prosieguo dei tanti eventi accaduti nel finale di stagione dello scorso anno, la sensazione è che gli autori rischino a questo punto una sorta di stallo, trascinando eccessivamente una storyline che è stata largamente esplorata e finendo per sottoutilizzare uno dei suoi personaggi più interessanti, incastrandolo un dramma familiare senza uscita. [CONTINUA]

The Man in the High Castle 3×03 “Sensô Kôi”: recap e commento

Come avevamo anticipato nella recensione dell’episodio precedente, era quasi obbligatorio che gli autori di The Man in the High Castle imprimessero un decisivo cambiamento ai ritmi della serie facendo accadere qualcosa che catturasse nuovamente l’attenzione del pubblico, distratto da un lento ripetersi degli eventi e da una serie di personaggi e vicende apparentemente scollegate tra loro. Sensô Kôi pone finalmente fine all’attesa regalando agli spettatori l’agognato (e temuto) incontro tra Juliana e Joe, oltre a concludersi con un cliffhanger. [CONTINUA]

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