Gli articoli della settimana 16-22 ottobre 2017

Gli articoli della settimana 16-22 ottobre 2017 con lo speciale sui cattivi di stagione dell’Arrowverse, le recensioni di Lucifer, Lethal Weapon, Scandal ed Arrow e gli speciali dal MIA, il Mercato Internazionale Audiovisivo con l’intervista esclusiva a Daniel Dae Kim.

Arrowverse: cosa sappiamo dei cattivi di stagione degli show firmati The CW

La settimana che ci siamo appena lasciati alle spalle ha segnato l’atteso debutto delle serie dell’Arrowverse con Supergirl, andato in onda negli Stati Uniti lunedì 9 ottobre, The Flash e Legends of Tomorrow, trasmessi martedì 10 ed infine Arrow che ha debuttato nel suo nuovo time slot, giovedì 12, ovviamente tutti sul canale The CW.
La maggior parte di questi show hanno introdotto fin dalla première quelli che saranno i nemici che i nostri eroi dovranno affrontare quest’anno, anche se solo per pochi momenti, mentre Arrow, che avrà una stagione sviluppata in maniera un po’ diversa dal solito, è l’unico show a fare eccezione, con gli autori che hanno preferito mostrare prima le conseguenze del finale della scorsa stagione e poi affacciarsi alla seconda puntata con lo scandalo riguardante la vera identità dell’arciere mascherato, mostrando il protagonista alle prese con una nuova pubblica esposizione che potrebbe significare la fine della sua carriera di sindaco.
Ma ripercorriamo assieme le première di tutti gli show dell’Arrowverse per introdurre i vari nemici che vedremo nella stagione TV 2017-18. [CONTINUA]

Lucifer 3×03 “Mr. & Mrs. Mazikeen Smith”: la recensione

Mr. And Mrs. Mazikeen Smith, assieme a City of Angels?, Off the RecordVegas with Some Radish non ancora trasmessi, fa parte di quel gruppo di quattro episodi di Lucifer prodotti e girati lo scorso anno e poi non più andati in onda dopo che la Fox decise, per questioni di continuità narrativa, di trasmettere solo 18 episodi su 22. Se avrete quindi avuto la sensazione che questa puntata fosse in qualche modo decontestualizzata rispetto al tono generale della stagione, è perché effettivamente lo era. [CONTINUA]

Lethal Weapon 2×04 “Flight Risk”: la recensione

Episodio decisamente familiare questo quarto della seconda stagione di Lethal Weapon che, mostrandoci il complicato e delicato rapporto tra Nora e Cooper (Adrian Pasdar) e Riana e Murtaugh, sfrutta l’occasione per approfondire il passato di Riggs, presentandoci per la prima volta suo padre, interpretato per l’occasione da Rex Linn (CSI Miami). [CONTINUA]

Scandal 7×03 “Day 101”: la recensione

Non crediamo che shipper Olitz siano particolarmente contenti di come è stato gestito questo episodio.
Dopo l’ovvia apparizione di Fitz (Tony Goldwyn) sulla soglia di Olivia con cui si era conclusa la scorsa puntata, Day 101 non è stata la focosa ed appassionata riunione che in molti si aspettavano e gli autori, anche alla fine di questo episodio, si sono limitati a mandare in onda per una seconda volta l’imbarazzante incontro tra i due, concludendo così questa terza ora della settima stagione di Scandal con un viaggio che ci ha portato nella vita da ex Presidente di Fitzgerald Thomas Grant III. [CONTINUA]

MIA 2017: come esportare le produzioni italiane all’estero?

L’appuntamento con il MIA – Mercato Internazionale Audiovisivo al quale noi di BADTV eravamo puntualmente presenti, è cominciato questa mattina con un interessante panel in cui si è discusso di come esportare le produzioni televisive italiane all’estero ed i cui relatori e moderatori sono stati nell’ordine (nella foto in evidenza da destra a sinistra) Davide Valentini, produttore EIE Film, Nicole Morganti, vice presidente Talent e Production di Discovery, Paolo Ruffini, direttore di TV2000, Alessandro Grieco, direttore Comedy Central, Fabio Toncelli, regista, Dante Sollazzo, capo del dipartimento format di Endemol e Chiara Salvo, fondatrice & amministratrice delegata di Kimera Produzioni. [CONTINUA]

MIA 2017: Powerful Women in Global Entertainment

Il MIA 2017 quest’oggi ci ha portato un punto di vista di fondamentale nel mondo dell’entertainment, quello femminile con un panel che ha ospitato nell’ordine (nell’immagine in evidenza) da sinistra a destra Eleonora Andreatta, head of drama di Rai Fiction, Rola Bauer, managing director di Studio Canal, Kate Crowe, head of TV di Scott Free Films, Helen Gregory, managing director di Pinewood Television, Katie O’Connel Marsh, CEO di Platform Media, Katherine Pope, head of TV Division di Studio 8 e Sally Woodward Gentle, CEO di Sid Gentle Films, moderate da Lorenzo De Maio, senior agent di Endeavor Content. [CONTINUA]

MIA 2017: l’incontro con gli showrunner Evan Katz, Frank Spotnitz e Chris Brancato

In questo sito avevamo già precedentemente parlato degli showrunner spiegando quali fossero i ruoli da loro svolti elle produzioni televisivi americane, ma i MIA 2017 ci ha dato l’opportunità unica di incontrare tre giganti del settore e di sentire dalle loro stesse voci in cosa il loro lavora consista, come si gestisce una writer room, il rapporto con Network e Studios e in che modo produzioni europee e americane differiscono.
Ospiti del panel sono stati (da sinistra a destra nell’immagine in evidenza) Evan Katz, produttore esecutivo e showrunner di  24: Live another day, Body of proof, The event e  24: LegacyChris Brancato, autore di più di duecento ore di televisione in serie come The X-Files, Law and Order: Criminal Intent, Hannibal e showrunner di Of Kings and Prophets e Narcos ed infine Frank Spotnitz, con una carriera ventennale alle spalle come autore in serie come The X-Files, Transporter, Strike Back: Project Dawn, Night Stalker, Robbery Homicide Division, The Lone Gunmen e showrunner della prima stagione di The Man in the High Castle e della serie Medici: Masters of Florence, moderati da Howard Davine, vice produttore esecutivo della dipartimento Business Operations degli ABC Studios. [CONTINUA]

MIA 2017: la nostra intervista esclusiva con Daniel Dae Kim

Daniel Dae Kim, il Jin-Soo Kwon di Lost ed il detective Kelly di Hawaii Five 0, nonché il maggiore Ben Daimio della pellicola The Hallboy, attualmente in produzione in Bulgaria, ha una lunga e fortunata carriera alle spalle come attore televisivo e cinematografico, ma non sono in molti a sapere che ci sono il suo nome e la sua società di produzione, la 3AD – fondata nel 2014 – dietro l’indiscusso successo televisivo di questa stagione, The Good Doctor, adattamento della ABC di un dramma coreano che è da poco stato promosso a serie dal network ottenendo un ordine di 18 episodi per la prima stagione.
Noi di BadTV abbiamo avuto l’occasione di intervistarlo questa mattina in esclusiva subito dopo il panel al quale l’attore ha preso parte nella splendida cornice di una delle sale del MIA ed abbiamo parlato con lui del suo addio a Hawaii Five 0, del successo di The Good Doctor e di ciò che il futuro ha in serbo per lui come produttore. [CONTINUA]

MIA 2017: incontro con David Levine, co-responsabile della programmazione per le serie drammatiche della HBO

David Levine, co-responsabile della programmazione per le serie drammatiche della HBO, ci ha introdotti in un mondo che sembra lontano anni luce dal nostro, in cui – 8 anni fa – ha cominciato a lavorare come consulente, senza avere nessuna esperienza nel campo della produzione televisiva, collaborando con show iconici come True Blood e Game of Thrones, fino ad arrivare al ruolo che ricopre oggi e che gli permette di avere un’ampia panoramica dei punto di forza di questo network.
Secondo Levine tutte le serie della HBO hanno qualcosa in comune, amano creare dei universi a se stanti, con i responsabili della produzione che coltivano assiduamente il rapporto con gli showrunner, il cui lavoro è diametralmente opposto al suo, perché mentre i primi creano le serie, il suo ruolo è solo quello di aiutarli a realizzare la loro visione da una posizione che richiede comunque una certa sensibilità artistica. [CONTINUA]

Arrow: recensione dell’episodio 6×02 Tribute

Le critiche alla première della scorsa settimana di Arrow sono in un certo senso supportate da Tribute che assolve il compito di fare da apertura a questa nuova stagione molto più di quanto non abbia fatto Fallout, che affrontava per lo più la coda degli eventi con cui si è chiusa la scorsa stagione.
Ciò detto Tribute è un buon episodio e si chiude con un sorprendente colpo di scena finale che, passato il primo momento di sorpresa, già ai titoli di coda, ci lascia con qualche (molti!) interrogativo da porci. [CONTINUA]

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