Runaways: recensione dell’episodio 1×01 Reunion

Runaways è solo l’ultimo di una lunga lista di esperimenti televisivi incentrati sull’Universo cinematografico Marvel, creato da Josh Schwartz e Stephanie Savage e distribuito negli Stati Uniti dalla piattaforma Hulu, la serie TV si ispira all’omonimo fumetto a firma di Brian K. Vaughan e Adrian Alphona, il cui debutto risale a gennaio del 2003.

La serie si incentra sulle avventure di Nico Minoru (Lyrica Okano), Karolina Dean (Virginia Gardner), Chase Stein (Gregg Sulkin), Gertrude Yorkes (Ariela Barer), Molly Hernandez (Allegra Acosta) ed Alex Wilder (Rhenzy Feliz), sei adolescenti accomunati dal ricordo della morte della sorella di Nico, Amy, che faceva parte del loro gruppo, i quali non solo cominciano a sviluppare poteri particolari, ma scoprono anche che i loro genitori fanno parte di una feroce organizzazione criminale.

Come spesso accade molti fumetti, ed in questo caso lo show stesso, sono una metafora del passaggio dall’adolescenza alla vita adulta, in un momento dell’esistenza in cui tutti problemi assumono una dimensione di tragedia e lo sconvolgimento ormonale di un giovane uomo e di una giovane donna contribuiscono ad una serie di scelte discutibili e sfide quasi impossibili da affrontare. E’ proprio in questo contesto che si inseriscono i protagonisti di Runaways, – serie che richiama in parte successi come The O.C. e Gossip Girl, con in più il plus dei super poteri – dei ragazzi che fino al giorno prima erano adolescenti normali, con problemi da adolescenti (il bullismo a scuola, gli amici che cambiano, il desiderio di notorietà) e che si ritrovano nel giro di una notte a cambiare in maniera perentoria ed inaspettata, finendo per dover affrontare sfide e rischi più grandi di loro.

Introdurre una serie con ben sei protagonisti, ciascuno con le proprie caratteristiche e peculiarità, è un incubo per qualsiasi autore ed in gran parte il pilot, intitolato Reunion, soffre per una certa lentezza nel ritmo, non aiutata dal fatto che l’episodio dura quasi un’ora.
Così, quando finalmente vediamo i protagonisti riuniti per la prima volta – poco prima che scoprano la verità sui loro genitori – non sappiamo molto di loro, tranne che la tragedia che li accomuna, assieme al fantasma di quella che era stata una volta un’amicizia, è ciò che li ha riportati assieme in un’atmosfera piuttosto tesa ed imbarazzata, soprattutto perché nessuno dei sei protagonisti è ciò che era prima che la loro amica Amy morisse.
Ciò che invece sappiamo è che il fautore di questo incontro, Alex, spicca come il leader gentile di questo non convenzionale gruppo, così come lo fa l’insolente ed energetico carattere di Gertrude, mettendo le basi di quello che è il più classico dei teen drama, tra le inevitabili cotte all’interno del gruppo stesso e la voglia di ribellione tipica di quell’età.
Ad introdurre ciò che accadrà in futuro ai suoi amici è il personaggio di Molly, interpretato dalla quindicenne Allegra Acosta, la prima a scoprire di avere dei superpoteri, una rivelazione alla quale la ragazza reagirà con un entusiasmo infantilmente genuino che non sempre vediamo – o che forse non abbiamo mai visto – nei tanti show ispirati ai fumetti che dominano ormai il panorama televisivo americano.

L’episodio pilota di Runaways, che non brilla certo per la sua originalità, trova per lo più il suo punto narrativo più alto grazie all’effetto sorpresa del cliffhanger finale, lasciando tuttavia lo spettatore con la sensazione di avere ancora molto da vedere e da scoprire, ma soprattutto riesce a ritagliarsi un interessante spazio tra il crudo universo degli show del genere firmati Netflix e quelli decisamente più leggeri dell’Arrowverse, motivo per cui finisce per risultare nel complesso un prodotto promettente.

https://www.youtube.com/watch?v=plyJQG-nRN0

I primi tre episodi della prima stagione di Runaways sono già disponibili sulla piattaforma Hulu, mentre i restanti sette saranno rilasciati entro il 9 gennaio 2018.

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