Gli articoli della settimana 21-27 maggio 2018

Gli articoli della settimana 21-27 maggio con lo speciale su Arrow e la recensioni in anteprima di Dietland e quelle di Blindspot, The Handmaid’s Tale e The Flash.

Blindspot 3×22 “In Memory”: recensione e recap [FINALE DI STAGIONE]

Se c’è una cosa che proprio non si può rimproverare agli autori di Blindspot, considerati gli eventi del finale della terza stagione, è che non abbiano dimostrato di avere, in tre anni di serie, il coraggio di cancellare e riscrivere continuamente la storia dei protagonisti, anche nella maniera più inaspettata e discussa.
Così, In Memory, proprio come la droga di nome ZIP che è stata usata per cancellare la memoria sia di Remi/Jane (Jaimie Alexander) che di suo fratello Roman (Luke Mitchell), riporta letteralmente lo show al punto zero come se la protagonista, ritrovata in mezzo a Time Square nella famigerata scena del pilot, rinchiusa in una sacca e ricoperta di misteriosi tatuaggi, sia finalmente pronta – anche se con tre anni di ritardo – a portare finalmente a termine la missione che lei e sua madre adottiva Shepherd avevano ideato ai tempi del debutto dello show. [CONTINUA]

Arrow: cosa ci aspetta nella 7^ stagione della serie

Non vi è dubbio che la 6^ stagione di Arrow, la capostipite delle serie dell’Arrowverse, sia stata – probabilmente assieme alla 4^- una delle più deboli dello show.
E’ nostra opinione che, come spesso accade con questo genere di serie, il successo di una stagione sia direttamente proporzionale alla capacità degli autori di creare contendenti validi per i protagonisti e quest’anno tra un Michael Emerson (Cayden James) usato senza sfruttarne le sue abilità recitative, in una storyline che si è chiusa per il suo personaggio in maniera sbrigativa e poco efficace, ed un Ricardo Diaz, alias The Dragon che, per quanti sforzi abbia compiuto il suo interprete Kirk Acevedo, non ha mai davvero avuto grandissimo spessore, i fan hanno espresso un certo generale malcontento, condiviso a volte da alcuni degli interpreti storici dello show. [CONTINUA]

Dietland: la recensione in anteprima dei primi episodi della serie distribuita da Amazon Prime

Dietland, la nuova serie di AMC che debutterà negli Stati Uniti il 4 giugno ed arriverà in Italia, a sole 24 ore dalla première americana, distribuita da Amazon Prime Video, è una satira dark con protagonista Joy Nash, recentemente apparsa in The Mindy Project e Twin Peaks, nel ruolo di Alicia “Plum” Kettle, la ghostwriter della direttrice editoriale di una famosa rivista femminile di moda, Kitty Montgomery, interpretata da Julianna Margulies, che per lei risponde alle molte e-mail delle lettrici che riversano nella rete tutti i propri problemi e frustrazioni, rivolgendosi a colei che vedono come un simbolo di successo personale ed immagine al quale ambire. [CONTINUA]

The Handmaid’s Tale 2×06 “First Blood”: la recensione

La Serena Joy di Yvonne Strahovski continua a dimostrarsi uno dei personaggi più misteriosi e complessi di The Handmaid’s Tale ed ogni volta che gli autori ci danno l’opportunità di aggiungere un nuovo tassello a quella che è l’incognita della sua personalità, il risultato è inevitabilmente interessante. Anche lo scorso anno il sesto episodio della stagione, intitolato A Woman’s Place, tratto dal libro scritto da Serena Joy, è stato dedicato al suo personaggio. Allora scoprimmo come l’ambiziosa moglie del comandante Waterford fosse stata in realtà una delle menti dietro alla formazione del pensiero di Gilead e come fosse poi stata messa da parte da quella stessa società misogina che aveva contribuito così attivamente a formare, quest’anno First Blood ci fa invece fare un ulteriore passo indietro, mostrandoci la svolta che avrebbe poi fatto di questa coppia un simbolo. [CONTINUA]

The Flash: recensione dell’episodio 4×23 We Are The Flash [FINALE DI STAGIONE]

Il finale della quarta stagione di The Flash avrebbe potuto tranquillamente intitolarsi “All you need is love,” dopotutto, alla fine dei conti, ciò che sconfiggerà definitivamente Clifford DeVoe sarà proprio la sua incapacità di comprendere come il legame emotivo tra i membri del Team Flash possa segnare la sua rovina, rivelandosi l’unica variabile che il geniale nemico del protagonista si sarà incapace di prevedere. [CONTINUA]

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