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Weekly Reviews: le recensioni della settimana 22-28 luglio 2019

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Arrow 8: le prime indiscrezioni dal set dell’ultima stagione dello show

Le riprese dell’8^ stagione di Arrow sono iniziate l’11 luglio e si concluderanno nella seconda metà di novembre per produrre i 10 episodi da cui sarà composta l’ultima stagione della serie, ma per tutto il tempo dello hiatus estivo, a differenza di quanto successo con The Flash, le indiscrezioni sono state rare e scarne e solo il panel del San Diego Comic-Con ha regalato un po’ di refrigerio ai molti fan assetati di spoiler, per i quali vi rimandiamo sia all’articolo che abbiamo pubblicato dopo il live-tweeting dell’evento a cui eravamo come sempre presenti, sia allo speciale che pubblicheremo nelle prossime settimane. [CONTINUA]

The Handmaid’s Tale 3×09 “Heroic”: la recensione

Heroic, il nono episodio di The Handmaid’s Tale, dà un nuovo significato alla definizione di bottle episode.
Si potrebbe argomentare che una serie come questa non dovrebbe avere bisogno di questo genere di espedienti per risparmiare, ciò nonostante il modo in cui gli autori sono riusciti a produrre questa puntata, sia in termini come sempre di fotografia che di sviluppo del personaggio di June, è davvero interessante. Dopo gli eventi della scorsa settimana, ritroviamo infatti June letteralmente imbottigliata nella stessa stanza di ospedale dove Ofmatthew o Natalie giace in un letto in coma irreversibile, tenuta in vita solo come “contenitore” per il bambino che porta in grembo. [CONTINUA]

Swamp Thing 1×08 “Long Walk Home”: la recensione

La lunga strada verso casa (Long Walk Home) dell’ottavo episodio di Swamp Thing è quella percorsa da Avery Sunderland nella palude per tornare alla civiltà dopo che lo sceriffo Lucilia Cables (Jennifer Beals) gli ha sparato e lo ha lasciato per morto nello scorso episodio. [CONTINUA]

The Handmaid’s Tale 3×10 “Witness”: la recensione

Witness, decimo episodio della terza stagione di The Handmaid’s Tale, è in un certo senso la risposta al dubbio che avevamo espresso alla fine della recensione di quello della scorsa settimana e cioè se l’intento di June di liberare tutti i bambini sottratti da Gilead fosse il voto di una donna non più nel pieno possesso delle sue facoltà mentali (il che sarebbe stato plausibile considerato quello che stava passando allora) o sarebbe invece stata finalmente la svolta che in molti attendevano, l’irruzione della Resistenza nella storia e l’inizio di quel riscatto che tutti vogliamo contro questo regime, che sta peraltro stringendo sempre più le maglie delle sua catene intorno alle sue vittime. [CONTINUA]

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