Supergirl: recensione dell’episodio 4×10 Suspicious Minds

Benvenuti in Supergirl 2.0: dopo la storyline di Ben Lockwood, conclusasi con il suo arresto nel finale di metà stagione dello scorso anno, la serie ritorna dalla pausa invernale con un episodio che riscrive – o meglio ancora cancella – parte della storia dello show.

Suspicious Minds è un episodio idealmente diviso in due parti ben distinte tra loro e buona parte del suo svolgimento si concentra sulla tragica storia di una razza aliena di nome Morai, capace di mimetizzarsi rendendosi invisibile. Come verrà spiegato nel corso dell’episodio i Morai, per le loro stesse capacità, sono stati catturati dal Governo americano quando erano ancora piccoli ed obbligati a diventare assassini su commissione, per poi essere condannati ad essere giustiziati quando non ritenuti più utili, il tutto in seno ad un progetto nel quale il Colonnello Haley, il nuovo supervisore del DEO, è stata coinvolta fino ai polsi, confermando la propria natura pericolosamente razzista.

Dopo essere riusciti a sfuggire alla morte, i Morai giurano vendetta e si dirigono al DEO per affrontare la Haley. La storyline a loro dedicata si conclude però con uno scontro a fuoco che non risponde al dilemma etico insito nella trama, disperdendo nel nulla una storia ben impostata e dalle grande potenzialità, in cui una delle creature arriva persino ad uccidersi di fronte a Supergirl pur di non cadere di nuovo in mano agli umani.

Nel frattempo, al DEO, il Colonnello Haley prosegue la sua missione personale per scoprire l’identità di Supergirl interrogando tutti i suoi sottoposti, Alex compresa. La gestione di questa particolare trama, che alla sua conclusione riscrive di fatto una buona parte dello show, avrebbe potuto essere gestita sicuramente in maniera diversa. Nonostante la Haley abbia infatti un alieno in grado di rilevare qualsiasi menzogna, che avrebbe potuto essere usato sin dall’inizio come deterrente contro le bugie, il colonnello decide di interrogare tutti i suoi agenti in maniera tradizionale, finendo comunque per scoprire la verità che viene poi cancellata dalla sua memoria grazie all’intervento di J’onn, che nel frattempo ha deciso di diventare un investigatore privato.

Come Alex spiegherà, tuttavia, la cancellazione dei ricordi non eliminerà le intenzioni della Haley di scoprire l’identità di Supergirl e, dopo la cancellazione della memoria, il colonnello tornerà su suoi passi, usando appunto l’alieno rivelatore di bugie con i suoi sottoposti. Sarà a questo punto che J’onn a Alex, non avendo altre alternative, proporranno a Kara l’impensabile: cancellare la memoria di tutti gli agenti del DEO – compresa quella della sorella – per proteggerla.

La parte migliore dell’episodio è sicuramente quella finale, grazie soprattutto all’interpretazione di Melissa Benoist, devastata dalla realizzazione di cosa significherà per lei perdere l’appoggio della sorella, per salvare la quale ha deciso in prima istanza di diventare Supergirl, accettando la sua vera natura, una scelta che – se mantenuta – potrebbe cambiare in maniera sostanziale gli equilibri della serie. Ecco perché è un peccato che un momento tanto potente per le sorelle Danvers, che sono state sempre il cuore dello show, sia stato relegato ai pochi minuti finali  di Suspicious Minds.

La quarta stagione di Supergirl va in onda negli Stati Uniti ogni domenica su The CW, mentre arriverà in Italia a partire da mercoledì 13 marzo su Premium Action.

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