Gli articoli della settimana 22-28 gennaio 2018

Gli articoli della settimana 22-28 gennaio 2018 con lo speciale su Black Lightning e le recensioni di The Alienist, The Resident, Lucifer, Lethal Weapon, Grey’s Anatomy, Scandal, The X-Files e Arrow

Black Lightning: gli Easter egg del pilot ed il riferimento a Green Lantern

La prima stagione di Black Lightning ha debuttato negli Stati Uniti martedì 16 gennaio su The CW con ottimi ascolti ed ancora più lusinghiere critiche, avendo avuto il merito di aver alzato – almeno per quanto concerne il pilot, bisognerà poi giudicare la prima stagione nel suo insieme – il livello qualitativo degli show dei supereroi dell’Arrowverse. Come c’era da aspettarsi da un progetto così atteso, l’episodio pilota era ovviamente ricco di Easter eggs e qualche inaspettato e prestigioso riferimento, di cui vi parleremo in questo articolo, ricordandovi ovviamente che il suo contenuto, per chi non avesse ancora visto l’episodio, è da ritenersi spoiler. [CONTINUA]

The Alienist 1×01 “The Boy on the Bridge”: la recensione

Basata sull’omonimo romanzo di Caleb Carr, pubblicato nel 1994, The Alienist è la storia di una complessa indagine per la cattura di un serial killer, ancora prima che – così ci ha insegnato Mindhunter – il termine venisse anche solo coniato. Ambientata nella New York del 1886, la serie vede come protagonisti il dottor Laszlo Kreizler (Daniel Brühl), il suo amico/assistente, l’illustratore del New York Times, John Moore (Luke Evans), il neo eletto capo della polizia e futuro Presidente degli Stati Uniti Theodore Roosevelt (Brian Geraghty) e la sua nuova segretaria, nonché la prima donna ad essere assunta a lavorare per il corpo di polizia della città, Sara Howard (Dakota Fanning).  [CONTINUA]

Lucifer 3×12 “All About Her”: la recensione

A più di un mese dalla messa in onda di The Sin Bin, in cui veniva rivelato che Marcus Pierce (Tom Welling) è in realtà Caino, All About Her – dodicesimo episodio di Lucifer – torna a recuperare il bandolo della matassa, dando il la al tono della seconda parte di questa stagione in cui la confusa storyline del Peccatore viene definitivamente lasciata alle spalle ed in gran parte anche spiegata. [CONTINUA]

The Resident 1×02 “Independence Day”: la recensione

Dopo il successo in termini di ascolti ottenuti da una première trainata da una partita della National Football League, la serie con protagonista Matt Czuchry è andata in onda lunedì sera, nel suo time slot di appartenenza, con un consistente calo negli ascolti – da ritenersi comunque prevedibile (i rating sono passati da 2.7 a 1.0) – stabilendo il tono di quella che sarà la sua prima stagione. [CONTINUA]

Lethal Weapon 2×14 “Double Shot of Baileys”: la recensione

Double Shot of Baileys è l’episodio di Lethal Weapon che aspettavamo da un po’.
Nonostante il problema Nathan Riggs non sia ancora risolto, ma anzi torni sotto le luci della ribalta con una richiesta giunta al figlio da parte del Comitato per la Libertà Condizionale di garantire per suo padre, il fatto che la cosa lo porti apparentemente a toccare il fondo, sembra aver finalmente averlo fatto reagire come avremmo desiderato vederlo fare da tempo. [CONTINUA]

Grey’s Anatomy 14×10 “Personal Jesus”: la recensione

La seconda metà della quattordicesima stagione di Grey’s Anatomy sta continuando a darci grandi soddisfazioni e lodevoli interpretazioni da parte di attori che non sono sempre stati trattati con i guanti bianchi dagli autori. Nello specifico, Personal Jesus è un episodio April Kepner (Sarah Drew) centrico, in cui all’attrice è stata l’opportunità di brillare come raramente è capitato. Nonostante April sia stata infatti protagonista di storyline piuttosto importanti, come la sua storia d’amore con Jackson e la tragica morte del loro primo figlio, il suo personaggio è ancora recepito dal pubblico come piuttosto fastidioso e preso anche di mira per la sua fede ed il fatto che gli autori abbiano quindi deciso di metterla al centro di un episodio in cui il suo credo subisce una notevole scossa, è una mossa piuttosto intelligente, soprattutto quando l’altro tema principale della puntata è proprio il pregiudizio. [CONTINUA]

Scandal 7×09 “Good People”: la recensione

Un tale assurdo intreccio, e così poco spazio per riassumerlo!
Facciamo prima una premessa importante: se c’è una cosa in cui gli autori di Scandal sono dei maestri, è nel dimostrare che trasformare un personaggio positivo nel suo completo opposto è possibile. Sono ormai diverse puntate (e recensioni) che ripetiamo il concetto, ma d’altronde ad ogni nuovo episodio la writer room supera se stessa, obbligandoci a reiterare l’ovvio. Olivia Pope è ormai morta è sepolta, per davvero, (non come Quinn) e non esiste intervento o redenzione che tenga e che possa riabilitarla agli occhi di un qualsiasi spettatore, come in realtà non esiste redenzione possibile per Rowan, e questo a prescindere dal numero delle persone che dicano di lui che è “una brava persona“. [CONTINUA]

The X-Files: recensione dell’episodio 11×04 The Lost Art of Forehead Sweat

Recensire un episodio come The Lost Art of Forehead Sweat – il quarto dell’undicesima stagione di The X-Files – è un’impresa davvero dura per diverse ragioni, la prima è che commentare una commedia è più o meno come spiegare una battuta, se ci si trova nella necessità di farlo è perché non la si è capita o non ci ha fatto ridere, il che – in entrambi i casi – è una perdita di tempo. La seconda è che criticare (nell’accezione di analizzare, non di biasimare) qualcosa di sostanzialmente perfetto è un po’ come ucciderlo. Comprenderete quindi l’impasse nella quale ci troviamo. [CONTINUA]

Arrow: recensione dell’episodio 6×11 We Fall

Parecchi anni fa Vasco Rossi cantava “voglio trovare un senso a questa storia, anche se questa storia un senso non ce l’ha” e – ci perdonerete per la banale citazione – ma queste parole ci sono venute naturalmente in mente nell’assistere a parte di questo episodio di Arrow.
E no, non ci riferiamo alla migliore scena dell’episodio, se non della stagione (almeno per ora e crossover escluso) che ha visto protagonista Felicity ed il suo discorso a William, a quella arriveremo per tempo, quanto piuttosto allo scisma tra il Team Arrow (è giusto che il titolo resti a Oliver, Diggle e Felicity) ed al nuovo Team… Pupilli? Team Reclute? Team-B, in cui la B sta per Bimbi? Non sappiamo nemmeno noi bene come definirli. [CONTINUA]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *